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Julie McElroy e lo sprint ai fornelli!

Gli atleti sono famosi per i loro grandi appetiti e le loro diete rigorose basate su una ricca assunzione di proteine. La campionessa scozzese paralimpica Julie McElroy è stata invitata in uno dei migliori ristoranti di Glasgow, per cimentarsi nella preparazione di un menù da medaglia d’oro.

Ha incontrato Darin Campbell, executive chef presso l’Hotel du Vin at One Devonshire Gardens, nella sua cucina, per preparare un “pasto vincente”.

Molto famoso in tutto il mondo, Darin ha guadagnato una stella Michelin per il Ballachulish Hotel, vicino a Fort William, nel 2008. Ha lavorato anche con due star dei fornelli inglesi come Marcus Wareing, a Londra, e Andrew Fairlie a Gleneagles.

L’altra protagonista è Julie, che probabilmente sarà una delle protagoniste dei giochi del Commonwealth di Glasgow 2014. L’atleta ha mosso “i primi passi” nel mondo del paraciclismo sul Sir Chris Hoy Velodrome della capitale scozzese. Julie ha potuto contare sull’aiuto di due atleti del calibro di Craig McCulloch e della 6 volte medagliata Paralimpica Aileen McGlynn, prendendo subito padronanza della bici.

Tornando in cucina, l’antipasto di Julie e Darin consisteva in un’insalata di asparagi bianchi, sgombro affumicato, aneto, ricotta e olio d’oliva. Tutti i piatti sono stati studiati in modo che possano essere fatti facilmente da persone con disabilità, in particolar modo per chi ha difficoltà manuali.

Successivamente, Darin e Julie hanno cucinato un primo piatto il “pot-roasted” ovvero pollo e verdure, con l’aggiunta di spezie come il  rosmarino per rendere tutto più saporito.

Una portata semplice e veloce, ideale per gli atleti che hanno poco tempo e vanno sempre di fretta (infatti bastano solo 20 minuti di cottura nel forno).

Per il dessert era previsto un budino di riso con rabarbaro in camicia.

Tra un piatto e l’altro, Julie ha trovato tempo anche per una battuta ironizzando sul concentrato di zuccheri contenuti nel dolce: “Se avessi mangiato il budino dopo la prova al velodromo, le mie energie si sarebbero ripristinate in un attimo”.

Una delle sfide principali per Julie, è stata quella di essere per due ore di fila sotto pressione in una cucina in pieno movimento e ha giocato un ruolo fondamentale la calma e il sangue freddo di Darin. Julie ha detto di sentirsi ispirata a fare di più in cucina, dopo aver appreso così tanto dal famoso chef.

Darin, ha spiegato qual’è stata la sua soddisfazione più grande e lo ha fatto citando una frase di Julie “vorrei provare a rifare ognuno di quei piatti e mi sento fiduciosa di farlo” frase che contiene il perché lo chef ha deciso di aderire al progetto, motivare le persone per mettersi in gioco ai fornelli. Sta a noi scegliere di accettare l’ennesima sfida così come capita nella vita e nello sport.

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Posted by redazione web on mar 26 2013. Filed under featured, interessanti. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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