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Doppietta per Zanardi

Riceviamo e pubblichiamo la newsletter di Alex Zanardi, dove il campione di handbike racconta le sue ultime gesta… trionfali.

Giorni fa c’è stata la maratona di Milano e ieri quella di Padova. Due su due! Questo nel senso che le ho vinte entrambe. E’ una grande soddisfazione, le cose stanno andando bene ma non voglio montarmi la testa. Da un lato è innegabile che qualche progresso io l’abbia compiuto, dall’altro è altrettanto vero che in questo tipo di gare, dove si corre “tutti contro tutti”, io ho un vantaggio notevole allo sprint vista la latitanza di atleti della mia categoria.

Vedete, la mia posizione di spinta è certamente meno efficiente da un punto di vista aerodinamico, tuttavia, quando ci si gioca la gara negli ultimi metri, i picchi di forza che io riesco ad applicare sono decisamente superiori rispetto a quelli prodotti dagli atleti “sdraiati” che lavorano solo di braccia.
E’ una cosa che ho già spiegato, lo ripeto per chi mi legge per la prima volta su questo argomento. La ragione che spiega questa differenza risiede nel tipo di disabilità personale degli atleti che, nelle gare internazionali, determina la categoria di appartenenza. Io corro nella “H4″, ovvero disabilità zero quando il mezzo che si cavalca è una Handbike.
Questo mi permette di spingere anche col tronco e tutta la relativa muscolatura, ovviamente per far questo devo sedere in una posizione più eretta, anzi, decisamente inclinata in avanti.

Espletato questo gesto di “pudore esplicativo” nei confronti di chi mi indica già come un fenomeno per il fatto che ho vinto tre corse di fila, sono comunque molto contento di come ho vinto queste gare, anche perché attraverso il mio GARMIN associato al sensore di potenza, ho valori oggettivi da confrontare con quanto riuscivo ad esprimere lo scorso anno.

Comunque sarò presto accontentato (e anche Walter per quel che mi scrive), perché il prossimo 4 e 6 Maggio correrò in Australia la prima gara di Coppa del Mondo e lì non ci saranno sconti, Sanchez (il campione del Mondo in carica) e compagnia potranno, o darmi la misura dei miei progressi, o riportarmi rapidamente “con i piedi per terra”!

Vi lascio con un sorriso ed un invito. Oggi, mentre ero alla guida, ho visto una Signora al ciglio della strada che, con un piede sulle strisce pedonali, aspettava il momento per attraversare; quando mi sono fermato per farla passare mi ha rivolto un bellissimo sorriso.
Mi ha scaldato il cuore e le ho sorriso a mia volta, è stato il gesto più naturale che potevo compiere. Ebbene, a ogni successivo passaggio pedonale ho sperato di ritrovare qualcuno cui cedere il passo per rivivere quella sensazione, ma non è più accaduto, eppure altre persone hanno incrociato la mia strada grazie alle mie “concessioni”.
Non fa nulla, non lo si trova sempre, ma rivolgerlo per primi al nostro prossimo e il modo più semplice per farci restituire un sorriso.

Sono convinto che in questo mondo sempre più arrabbiato, dove anche tra compagni di sventura si riesce a litigare per un osso scarnificato, di un sorriso sincero ce ne sia un disperato bisogno

…e allora sorridete! Io vi lascio il mio. Ciaoooooo

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Posted by redazione web on apr 20 2011. Filed under atleti, featured, interessanti, news. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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